L’IMPORTANZA DELLE INFRASTRUTTURE CRITICHE

Nel corso di un’intervista a Fortune Italia, Fabrizio Mainas, Presidente e Amministratore Delegato di Hitrac Engineering Group, discute di infrastrutture critiche, della crescita del mercato dei data center e del posizionamento strategico dell’azienda: “Lavoriamo per evitare quel single point of failure che può essere rappresentato da innumerevoli eventi. Vengono simulati tutti i possibili scenari avversi, e gli impianti ad essi connessi che garantiscono continuità devono essere ingegnerizzati e sottoposti alla resilienza post-stress. Hitrac opera anche nel settore militare e della difesa e, in questo contesto più che altrove, è fondamentale prevedere ogni scenario, persino un’azione di boicottaggio interno che metta in crisi l’infrastruttura e a rischio default gli impianti”.

Durante la conversazione vengono trattate varie notizie di attualità, fra cui il provvedimento che istituisce l’Agenzia Nazionale per la cyber sicurezza e l’espansione del mercato data center, in crescita al 3,80% CAGR nei prossimi tre anni (dato Italia): “Il dato è merce preziosa come l’oro. Ecco perché è importante essere assolutamente sicuri che certi eventi non determinino il blocco di chi li gestisce. Per questo motivo sono importanti le infrastrutture critiche a servizio degli impianti che vengono, non a caso, ingegnerizzati anche in virtù e in conseguenza di ogni possibile e probabile evento: dal rischio di disordini sociali, ai terremoti fino ai rischi geopolitici”.

Hitrac, è pronta a cogliere le opportunità che il mercato dei data center porterà con sé. Non a caso questo segmento rappresenta, ad oggi, quasi il 35% del fatturato aziendale. Rimane un’incognita la preparazione dell’Italia, che dovrà necessariamente colmare il gap con i mercati primari per le nuove implementazioni di data center, i cosiddetti paesi FLAP (Francoforte, Londra, Amsterdam e Parigi): “Adesso l’Italia, mediante il piano Next Generation Eu, avrà un’opportunità unica per compiere un salto qualitativo e quantitativo. Si tratta dell’ultima occasione per poter competere alla pari coi partner europei e non solo, in un mondo governato sempre più dalle tecnologie”.

Leggi l’intervista completa qui.